martedì 11 marzo 2014

I premi Turing: Marvin Minsky

Senza ombra di dubbio, nell'elenco dei vincitori del premio Turing il nome di Marvin Minsky spicca per la sua celebrità e per l'importanza dei suoi risultati scientifici.
In questa carrellata degli insigniti dal 1966 in poi, Minsky è il primo scienziato attualmente ancora in vita.
Le ricerche di Minsky hanno fornito contributi fondamentali in ambiti molto diversi, tra cui l'informatica teorica, la grafica computerizzata, la filosofia, la psicologia cognitiva, la matematica e  soprattutto l'intelligenza artificiale (in particolare la teoria degli automi, l'apprendimento, la rappresentazione della conoscenza, la visione artificiale e la robotica).

Marvin Minsky nacque a New York nel 1927 da una famiglia ebrea. Studiò matematica ad Harvard, dove conseguì la laurea nel 1950, e a Princeton, dove ottenne il dottorato nel 1954 (John Tukey e John von Neumann facevano parte della commissione d'esame). Dal 1958 ha insegnato al prestigioso Massachusetts Institute of Technology di Boston.
Già nel 1951 Minsky progettò SNARC, una macchina che rappresentava il primo esempio di rete neurale artificiale.

Nel 1960 fondò assieme a John McCarthy (che vincerà il premio Turing due anni dopo di lui) il laboratorio di Intelligenza Artificiale del MIT.
Negli anni successivi fu protagonista di numerose geniali invenzioni, tra cui il primo display grafico indossabile e il microscopio confocale a scansione.

Il premio Turing gli venne consegnato nel 1969, "per il suo ruolo centrale nel creare, plasmare, promuovere e far avanzare il campo dell'intelligenza artificiale".
In quello stesso anno, Minsky aveva pubblicato, insieme all'altro matematico Seymour A. Papert (quello che ideò il LOGO, il linguaggio di programmazione della tartaruga), un libro destinato a rimanere uno dei testi fondamentali nella storia dell'intelligenza artificiale.
Il titolo del volume, "Perceptrons: an introduction to computational geometry", si riferiva al percettrone, un semplice schema di rete neurale artificiale con più ingressi e un‘uscita: il valore dell‘output viene calcolato sulla base di una somma pesata dei valori di input.
In questo lavoro si dimostrava che le macchine basate su questo pattern non erano in grado di risolvere molti problemi: si mostrava, ad esempio, che queste semplici reti non sono nemmeno in grado di implementare una semplice funzione XOR.

http://www.flickr.com/photos/glemak/6241401596/lightbox
Paradossalmente, quindi, Minsky fu acclamato come uno dei giganti dell'intelligenza artificiale proprio per avere indicato i limiti dello schema di rete neurale che fino al 1969 era stato ritenuto estremamente promettente per la soluzione di problemi complessi.
Il periodo che ebbe inizio dopo l'uscita del libro di Minsky e Papert viene talvolta chiamato "inverno dell'intelligenza artificiale", perché l'euforia degli anni Cinquanta e Sessanta fu sostituita da un sentimento di diffidenza e disillusione, e i finanziamenti alle ricerche in questo settore furono radicalmente ridimensionati.

Ma ovviamente Minsky non si limitò a distruggere. Fu l'ideatore di numerosi modelli innovativi nel campo dell'intelligenza artificiale.
E non si limitò certo a questo ambito. Si interessò, ad esempio, di vita extraterrestre, e fu tra gli scienziati che il regista Stanley Kubrik consultò durante le riprese del suo capolavoro "2001: Odissea nello spazio" (viene addirittura citato nel film stesso).
Il suo legame con la fantascienza non si limitò all'incontro con Kubrik. Durante una vacanza a Malibù, suggerì a Michael Crichton la trama di "Jurassic Park". Pare che l'idea originaria di Minsky prevedeva che i dinosauri fossero delle macchine, e successivamente Crichton li concepì come il risultato di una clonazione.

Nel 1988 scrisse un celebre libro intitolato "La società della mente", in cui viene descritta una vasta teoria cognitiva che lui aveva cominciato a sviluppare nei primi anni Settanta.
Oltre al prestigioso Turing, Minsky è stato insignito di molti altri premi e onorificenze. Attualmente è professore emerito al MIT.
Un giorno Isaac Asimov affermò, tra il serio e il faceto: "Solo due persone sono più intelligenti di me. Una è Carl Sagan. L'altra è Marvin Minsky."

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